lunedì 4 dicembre 2006

[Routine]

Il mio puntatore invernale mi rende molto orgogliosa. (Sì, mi accontento con poco).
Ultimamente vado in città tutti i giorni. E' stancante. Più che altro è stressante rischiare la vita tutti i giorni per colpa dei camionisti burloni, dei pedoni sbadati o dei ciclisti ubriachi. Le donne al volante non sono più pericolose degli anziani con cappello. Quando vedo il cappello mi prendono le convulsioni: sono consapevole che mi attendono almeno dieci chilometri ai 50 orari, frenate improvvise, zig zag e soprattutto l'impossibilità di sorpassare perchè, anche se hanno una seicento, riescono ad occupare tutta la strada.
Poi ci sono gli impiegati incazzati che prendono la corsia di accelerazione come se fosse una rampa di lancio. Alle sei e mezza di sera bisogna mettersi al volante col caschetto, per fare fronte ad eventuale speronamenti. Volontari.
Lasciamo perdere poi i seguaci dell'insulto libero. Ho smesso di leggere il labiale: non conoscevo l'esistenza di certe manifestazioni verbali.
Voglio andare a vivere sui monti. Col calesse e la trombettina.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti dirò, non sono per nulla un amante dell'eremitismo. Non mi piace vivere isolato dal mondo, se non giusto per qualche periodo, per ricaricare le batterie. Non mi piace la provincia italiana, non mi piace la routine. Amo il caos, la gente che affolla le strade, le mostre, i musei, i teatri, i cinema. Solo di tanto in tanto, ritornare ai ritmi lenti, così per ricordarsi che c'è anche un'altra faccia della medaglia.

Girare in macchina non mi piace. Mi piacciono gli autobus, i treni, le metropolitane. Luoghi in cui puoi osservare la gente negli occhi, guardare i loro umori, osservarli stando seduto o in piedi. Leggere un libro e ogni tanto alzare lo sguardo e scoprire una creatura meravigliosa con gli occhi azzurro cielo e i capelli lunghi e lisci. I seni formosi e il corpo slanciato.

Mi piace tutto questo e la noia della provincia mi ha stancato.

Tommaso ha detto...

odio anche io i vecchi che guidano con il cappello!

La Paranoica ha detto...

Gg ---> sarà che io da sola sto bene.. evito i treni, i luoghi affollati, gli autobus.
Mi piace guardare la gente ma non mentre sto viaggiando.

Tommaso ---> il cappello è sempre un presagio nefasto ;)

Anonimo ha detto...

vengo anch'io Sara!!!ma t'immagini?!il calesse, la trombettina........e il cappello!
Anny

La Paranoica ha detto...

Il cappello magari no eh...

Settimana prossima traslochiamo allora. Avverti Filippo.
Ah ah

Anonimo ha detto...

tanto per sparare sulla croce rossa, vogliamo spendere due parole sui ciclisti?

La Paranoica ha detto...

Fortunatamente in tangenziale non ne incontro molti...

Ma, effettivamente, l'argomento meriterebbe un post tutto per sè ;)

Anonimo ha detto...

uè,ma ti piacciono le donne?

La Paranoica ha detto...

In che senso O_o

Ma soprattutto... cosa c'entra...

Anonimo ha detto...

nn c'entra niente con la tangenziale e gli automobilisti.volevo spiazzarti..
potresti innamorarti di una donna?

La Paranoica ha detto...

Mah... è improbabile ma possibile.

In potenza possiamo fare un sacco di cose. Anche uscire di casa e uccidere qualcuno. Che poi la cosa in sè si verifichi effettivamente... è tutto un altro discorso.

E poi io sono già innamorata.. cosa me ne faccio del resto degli abitanti del pianeta ^^

La Paranoica ha detto...

E comunque non mi hai spiazzata.
Al massimo ti concedo di avermi posto l'ennesima domanda senza senso delle mie giornate...

Davide ha detto...

Ci si innamora di tutto. Il problema è che la maggior parte delle persone sono innamorate di sé stesse.

Ofelia ha detto...

Io soffro di dipendenze dai mezzi pubblici: salire sulla metro, per me, è come fare un giro sulla ruota panoramica al Luna Park [no, non mi piace la ruota panoramica ma la similitudine mi sembra calzante]. Mi piace perdermi nel caos, mi piace studiare le persone e mi piace anche avere paura, alle volte, di quel tizio cogli occhiali che pare pedinarmi.
Ad ogni modo.
Vogliamo parlare della misera vita di noi pedoni educati? Forse a Parma [vivi a Parma, vero?] non succede ma a Roma, di prima mattina, i guidatori [che siano automobili, autobus o motociclette] si sentono autorizzati da non so quale entità divina a compiere manovre di sorpasso e di accelerazione improvvisa degne dei migliori rally [manco GP, guarda]: non di rado, attraversando beatamente [non lentamente, eh] la strada, ti capita un motorino [odio i motorini] che ti fa pelo e contropelo, clacsonando anche e rendendoti impossibile l'idea di poter proseguire la giornata senza un cristonamento intermittente ogni quindici secondi. Credimi.
E no, comunque non cederò mai alla provincia.
Ofelia

La Paranoica ha detto...

Pedoni educati? O_O io non li incontro mai.

Incontro solo persone che si buttano in mezzo all'ultimo minuto per attraversare.
Ma non suono mai il clacson. Trovo che sia un gesto da buzzurri.

Anonimo ha detto...

Si anch'io da quando sono a parma ho notato le manie suicide dei pedoni... Si buttano dappertutto, non guardano neanche.
Non parliamo delle biciclette, le piste ciclabili esistono per niente... (A parte quella dell'arco di san lazzaro.... spero non la usi mai nessuno >.<)
La tangenziale non è neanche male, il brutto è quando devi guidare in città...

Saluti