[Letture]
Ho passato gli ultimi due mesi assimilando parole, come se non le avessi mai viste.
La passione per i libri l'ho sempre avuta, ma ultimamente il bisogno di storie è diventata la priorità delle mie giornate.
Non mi pongo nemmeno il problema dell'esistenza o meno dei personaggi: li amo, li odio, li capisco, li rifiuto, li dimentico e li perdono.
A volte non mi capacito. Altre volte mi commuovo.
Ho sete di loro. Voglio sapere, voglio conoscere. Una pagina ne segue un'altra. All'infinito.
Per un'ora o due è tutto più leggero: seguendo le righe riesco a dimenticare. Riesco a distogliere lo sguardo dall'inevitabile srotolarsi delle giornate.
Così un giorno vivo a Kabul, un altro giorno a Barcellona. Uno a Roma e un altro sulla striscia di Gaza.. con la testa avvolta dai loro sguardi e dai loro gesti, dai loro tormenti e dalle loro gioie.
Mariam, Edmondo, Daniel, Fìrmin, Cesar...
Esistono tutti.
Nella mia testa, sugli scaffali, tra le maglie dei minuti in cui mi hanno accompagnata lasciandosi esplorare.