sabato 29 luglio 2006

[PausaRiflessiva]

Avrei voluto spiegargli. E' la cosa proibita. Non si rompono i bicchieri di proposito. In un ristorante o nelle nostre case, ci preoccupiamo che i bicchieri non finiscano sul bordo del tavolo. Il nostro universo esige attenzione, affinchè i bicchieri non cadano per terra. 'Eppure,' pensavo ancora, 'quando li rompiamo senza volerlo, ci accorgiamo che non è poi tanto grave. Il cameriere ci dice che non ha importanza, e io non ho mai visto includere un bicchiere rotto nel conto di un ristorante. Rompere bicchieri fa parte del caso della vita e non provoca alcun danno reale: né a noi né al ristorante né al prossimo.'
Ho dato uno scossone al tavolo. Il bicchiere ha ondeggiato, ma non è caduto. "Attenta!" ha detto lui, d'istinto. "Rompi quel bicchiere" ho insistito io.
'Rompi quel bicchiere,' pensavo, 'perchè è un gesto simbolico. Cerca di capire che io, dentro di me, ho rotto cose ben più importanti di un bicchiere e ne sono felice. Pensa alla lotta che divampa dentro di te e rompi questo bicchiere. Perchè i nostri genitori ci hanno insegnato a fare attenzione con i bicchieri e con i corpi. Ci hanno spiegato che le passioni dell'infanzia sono impossibili, che non dobbiamo distrarre gli uomini dal sacerdozio, che gli individui non fanno miracoli e che nessuno parte per un viaggio senza una meta precisa. Rompi questo bicchiere, per favore, e liberaci da questi maledetti preconcetti, dalla mania che sia necessario spiegare tutto e fare solo quello che gli altri approvano.'
"Rompi questo bicchiere," gli ho ripetuto. Mi ha fissata negli occhi. Poi, lentamente, ha fatto scivolare la mano sul piano del tavolo, fino a toccare il bicchiere. Con un movimento rapido, lo ha spinto giù.
[Da Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto, P. Coelho]

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho una particolare simpatia per Coelho. Lo trovo abbastanza scontato. Ma devo dire che questo è un bel passo.

A volte si fanno troppe cose soltanto perchè fanno parte di un rituale. E' così, si dice, perchè non dovrebbe esserlo.

Forse non c'entra, ma ho visto un documentario su Tiziano Terzani. Si possono condividere o meno le sue idee, ma rimane un uomo straordinario. Lui ha sempre fatto quello che sentiva di dover fare. Ed è morto felice.

Noi tutti facciamo di tutto per eliminarla, la morte. Ma ci sarebbe vita, senza morte?

p.s.: carina la foto, ma anche il soggetto non è male...

Anonimo ha detto...

..ma sei tu nella foto?!..

La Paranoica ha detto...

Già..

Anonimo ha detto...

Molto bella la foto e il soggetto..

La Paranoica ha detto...

Grazie... Ho approfittato dell'ottima cera del soggetto in un'afosa mattina.. ma la foto serviva solo per *incorniciare* il testo.. :)