martedì 28 novembre 2006

[Ritorno]

Mi sono allontanata per un po'.
Capita di aver bisogno di disintossicarsi. Non è una fuga. E' solo una ricerca spasmodica di aria nuova.
Immergere i sensi in profumi e visioni differenti mantiene l'anima viva.. Rigenera spazzando le scorie dei giorni trascorsi e mai avvertiti sulla pelle..
Penoso, come sempre, l'inevitabile rientro.
Attendo nuovi naufragi, su nuovi lidi... ma sempre con la solita, dolcissima e insostituibile compagnia.
La felicità è come un gatto che corre dietro alla sua coda. Più la rincorre e più gli sfugge. Ma quando s'impegna in altre cose, la coda gli viene dietro ovunque lui vada

sabato 18 novembre 2006

[DellaMalvagitàAltrui]

.. e del loro vivere male.
Relegare la proria vita dietro ad un vetro per poter osservare i passi falsi altrui, ha qualcosa di squallido e affascinante allo stesso tempo.
Il fascino dell'azione in sè, per quanto possa sembrare assurdo, deriva dalla costanza che queste persone pongono nel cercare di intralciare la serenità altrui. Sostanzialmente, le giornate sono finalizzate alla ricerca di sotterfugi e meschinità. E non sono certa che ne traggano giovamento. Credo, invece, che ne traggano una grande quantità di stress emotivo, ma la soddisfazione di vedere anche una minima reazione dall'altra parte è più grande di qualsiasi voglia di veicolare le ore in maniera più produttiva.
E' una vita inutile. Ed è squallido vedere anche persone anziane in questi contesti. Credevo che la saggezza dell'anzianità portasse a conoscere la pochezza di certi comportamenti. E invece no.
Sono stanca di vedere la cattiveria e l'invidia di chi arranca per trovare un attimo di pace nella propria vita.
Non sono competitiva e tantomeno vendicativa. Ma mi infastidisce l'ignoranza di chi pensa di potermi scoraggiare o rallentare con stupidi giochetti.

giovedì 16 novembre 2006

[LaChaleur]

Et pourtant j'attende longtemps encore un fois la chaleur de ta peau et mourir encore dans tes bras
..

lunedì 6 novembre 2006

[Women]

Il mondo è pieno di idioti. Di esseri umani con la materia grigia allo stadio larvale, presuntuosi e maleducati.
Sono molto insofferente. E assonnata.
Ho l'ispirazione sotto le scarpe.
Non trovo niente di divertente da fare (anche se in taverna ho un'interessante colonia di cactus, e quasi quasi potrei girare un documentario...).
Oggi leggevo di quella querelle sterile riguardante il luogo comune della donna bella senza cervello. Mi stupisce che ci siano ancora donne che stiano lì ad incazzarsi, come mi stupisce che ci siano ancora giornalisti disposti a sprecare inchiostro per parlarne. Noi occidentali siamo sempre pronti a sputare sentenze sulle donne degli altri popoli... una perchè ha il velo, l'altra perchè ha cento anelli intorno al collo, quell'altra perchè sta con uomo che ha cinque mogli.. quando però qualcuno si azzarda a dire che le nostre sono frivole e a volte sembrano anche idiote, bisogna assolutamente fare chiarezza sulla cosa, tanto da arrivare ad intervistare Magda Gomez sulle sue competenze in storia dell'arte.
La Gomez non è neanche italiana, tra l'altro. E neanche la donna definita gnocca senza cervello, da cui è partito il dibattito.
Ho liberamente generalizzato il discorso.
Tanto per sproloquiare ancora un po'...
[ Firmate la mia buddymap a destra... grazie ^^ ]

mercoledì 1 novembre 2006

[PartyTime]

La festa di Halloween. Un po' come dire "Sparami in un piede, per piacere".
Così mi si trasforma deliberatamente un giorno, che per me non ha niente di diverso da tutti gli altri, in un raduno di semi zombie schiamazzanti. Mi appoggio al bancone e ci sono i cerini da cimitero. Ah... che magnifica visione. E' strano bere un drink stando davanti a un cerino. Con la mia solita mentalità retrograda avevo sempre associato il cerino al cimitero e al culto dei morti. Quasi quasi avevo anche pensato che fosse di cattivo gusto seminarli in giro come fossero candeline di compleanno. Mi sono anche ben guardata dall'esprimere questo parere, casomai a qualcuno fosse venuto in mente di tacciarmi di scarsa originalità di pensiero o cagate simili.
Evviva le feste importate e il loro diffuso squallore...